Domani 25 marzo 2021 non solo DANTEDì ma anche celebrazione dei 1600 anni dalla nascita della mitica Venezia!

 

Insieme al viaggio allegorico della Divina Commedia………godetevi questo viaggio fantastico fra i canali della Serenissima!!!!

Venezia 1600 note di sogni, il video omaggio agli anni della città

Venezia 1600 note di sogni. Si intitola così il video realizzato da due veneziani in omaggio ai 1600 anni della Serenissima. Si tratta di un progetto per Venezia, realizzato da artisti veneziani o amanti della città. Un lavoro sinergico, multidisciplinare, in cui verranno, di volta in volta, coinvolte più forme d’arte. Un laboratorio creativo teso all’originalità del nuovo.
Il messaggio: Venezia è ancora viva e deve rinascere da ciò che l’ha resa unica, la ricerca della bellezza attraverso l’arte.
L’Arte espressione del tempo è un messaggio rivolto al domani, “è il ponte verso il futuro che permetterà a chi verrà nei prossimi decenni e nei prossimi secoli di accedere in qualche modo a questo presente che, nel frattempo, sarà divenuto passato”.

Gli ideatori del progetto sono il musicista Massimo Zennaro e il fotografo-scrittore Riccardo Roiter Rigoni, i quali hanno unito le forze per dar vita a questo primo lavoro: “Venezia 1600 note di sogni”.
Nel video, omaggio ai 1600 anni della città, si può incontrare una Venezia magica, a tratti sospesa. Dieci minuti in compagnia di una musica imponente e allo stesso tempo intima, un ritmo incalzante che, in pochi attimi, si trasforma in un incedere in punta di piedi tra la maestosità della luce e la delicatezza della pioggia.
Da qui il titolo, indicato da Debora Gusson, artista esperta di storia, iconografia e simbologia del contesto veneziano.

Massimo Zennaro e Riccardo Roiter Rigoni hanno in cantiere altri progetti fotografico-musicali e non solo. Il desiderio espresso è quello di coinvolgere anche altri artisti veneziani nel dar vita a un progetto creativo, che porterà alla nascita di una sorta di spettacolo multidisciplinare, che si annuncia originale e coinvolgete.
Il tutto in nome di Venezia “una città bellissima e amatissima che in questo lungo periodo pandemico sente un gran bisogno di tornare a vivere”.
“Una rinascita – spiegano i due – attraverso l’arte dei veneziani, d’origine e d’anima, un modo di dire grazie e di venire in aiuto alla terra in cui si è nati, si vive o si è in qualsiasi modo legati”.